Hai mai pensato che la tua banca possa
fare prelievi di soldi dal tuo conto corrente che non le competono?
Molti clienti che hanno intentato una causa contro la loro
banca, sono riusciti ad ottenere un risarcimento. Per quale motivo? Perché
la banca ha applicato dei tassi d’usura su mutui e finanziamenti.
È bene sapere, che la Banca d’Italia, ogni tre mesi
stabilisce un tasso massimo d’interesse detto tasso soglia, che le banche
devono rispettare.
Se la banca nell’applicare il tasso
d’interesse oltrepassa il tasso soglia, commette usura
bancaria e per questo motivo i titolari di conto corrente, possono richiedere
la restituzione di quanto sottratto illegalmente dalla banca.
La procedura per la verifica di
prelievi illegali
È bene per i titolari di conto correnti bancari
controllare se ci sono stati dei
prelievi illegali da parte della banca. Per effettuare gli
accertamenti è necessario chiedere alla
propria banca la seguente documentazione:
-
estratto conto
-
il contratto firmato con la banca
-
Il contratto relativo al fido o al
finanziamento.
Il controllo può essere fatto anche su conti chiusi in tal
caso e necessario che si proceda entro 10 anni, per evitare la prescrizione.
Cosa avviene in caso di
interessi usurai
Se a seguito di verifiche si riscontra l’applicazione di
un interesse usuraio da parte della banca, la conseguenza è che il
contratto di mutuo diventa nullo e non saranno dovuti gli
interessi pagati in precedenza, né quelli futuri.
Le ipotesi più frequenti di usura bancaria, si possono
riscontrare sui mutui ipotecari per l’acquisto della casa in particolare quando
viene applicato il tasso di mora, cioè il tasso da corrispondere quando si
effettua il pagamento di una rata in
ritardo.
Infatti quando il tasso di mora, addizionato al tasso
base del mutuo, supera il tasso soglia stabilito ogni 3 mesi dalla Banca
d’Italia, il mutuo diventa usurario. Quando ciò si verifica il contratto è da
intendersi nullo sin dall’origine, anche nel caso in cui non si è mai
tardato il versamento di una rata.
Tutto ciò, renderebbe nullo
qualsiasi interesse compreso quello del mutuo base stesso, applicato fino
a quel momento e fino alla scadenza del mutuo.
I casi più comuni
I casi più comuni di applicazione di tassi di interesse
che superano i tassi soglia consentiti dalla legge si hanno per lo più sui
mutui ipotecari per l’acquisto della casa quando scatta il tasso di mora,
ovvero quello da pagare nel caso di ritardo nel pagamento di una rata.
In altre parole, se il tasso di mora
sommato a quello già applicato sul mutuo, supera il tasso soglia previsto dalla
Banca d’Italia, si andrebbe a pagare di più rispetto a quanto stabilito dalla stessa
Banca D’Italia che ogni tre mesi fissa il tasso soglia oltre il quale scatta
l’usura.
Quando si verifica tale ipotesi il contratto è da intendersi nullo sin dall’origine, anche quando tutte le rate sono state sempre pagate
regolarmente alla scadenza. Pertanto, diventa nullo anche l’interesse sul mutuo
base, applicato fino a quel momento e fino alla scadenza del mutuo, secondo
quanto disposto dall’art. 1815 comma 2 del codice civile. Inoltre la recente
sentenza n. 350/2013 della Suprema corte di Cassazione sintetizza la condotta impropria
delle banche che sono state condannate per avere applicato interessi usurai: se sono convenuti interessi usurai, la clausola è nulla e
non sono dovuti interessi.
Diritto alla restituzione e
risarcimento
Se ritieni possibile che la tua banca abbia effettuato dei
prelievi illegali, noi di Forum Legal Services con i nostri consulenti ed
esperti di diritto bancario, in tempi brevi, ti aiuteremo dandoti tutte le informazioni
gratuitamente, per farti avere la restituzione delle somme versate.
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